Quello della lettura è un mondo magico, l’atto stesso di aprire un libro e immergersi nelle sue pagine ti trasporta in una dimensione incantata. C’è sempre un libro che sembra scritto appositamente per noi, che fa al caso nostro, che ci trasporta così tanto da farci perdere la cognizione del tempo. E quando questo accade, l’appagamento non è solo mentale ma anche fisico. La celebre locuzione latina “Mens sana in corpore sano” non è affatto una sciocchezza.
Eppure l’ultimo rilevamento dell’Istat riporta un quadro inquietante: 6 italiani su 10 non leggono nemmeno un libro l’anno.
Gli amanti della lettura ci provano a creare iniziative per stimolare un’attività che porta con sé una serie di benefici al nostro corpo e, soprattutto, alla nostra mente, ma gli italiani sembrano non cogliere questa grande opportunità: quella di ritagliarsi del tempo per se stessi e di immergersi in una dimensione diversa, emozionale e informativa.
Durante il periodo di quarantena in una zona periferica di Roma Sud, il book sharing è approdato in una farmacia. Il book sharing è l’arte di scambiare i propri libri con amici, ma anche e soprattutto con sconosciuti. Più che un’arte potremmo definirlo uno status, un modo di essere, quasi a dire “voglio trasudare cultura e donarla a qualcun altro”, in realtà è un infinito atto di amore e gratitudine.
E noi al beneficio della gratitudine ci crediamo per davvero. Vogliamo dare valore alle piccole cose che sono poi grandissime, alle piccole realtà che nascondono infinite meraviglie. Ci teniamo a dare valore a ciò che non si vede (o che fingiamo di non vedere) ma che ha un infinito potenziale, per noi stessi e per chi ci circonda.
Affisso all’ingresso della farmacia un cartello recitava così: “una stanza senza libri è come un corpo senza anima. La biblioteca è libera, prendi, leggi, riporta, fai come vuoi, non lasciarmi piena, ma non lasciarmi vuota!”.
Perché proprio in farmacia? Ti starai chiedendo. In realtà il collegamento è scontato ma efficace.
“Il benessere e la cura della persona passa per il corpo ma prima di tutto per la mente, e quale “medicina” migliore per la nostra mente può esserci se non un buon libro?”, ha affermato il dottor Mauro Caparrelli.
In molti provano a far rifiorire le periferie delle piccole e grandi città con iniziative culturali meravigliose che vengono spesso sottovalutate e nel peggiore dei casi nemmeno viste.
Invece dovremmo prendere consapevolezza del fatto che la salute è il risultato di un’armoniosa sinergia psicofisica. E che per star bene ci serve anche altro, ci serve cultura e voglia di imparare, e questo è un passo fondamentale per permettere quel tipo di cambiamento di cui abbiamo bisogno.
“Un libro non solo è un amico, ma vi trova nuovi amici. Possedendo un libro con la mente e con lo spirito ci si arricchisce, ma quando lo si passa a qualcun altro si triplica la propria ricchezza”.
Questo aforisma apre il sito web di un progetto formidabile dal nome “BookCrossing”, strettamente collegato a quello del book sharing ma più tecnologico e se vogliamo dirlo, contemporaneo.
Di cosa si tratta?
BookCrossing è la biblioteca del mondo, un social network brillante in cui si celebra la letteratura e dove i libri riacquistano un nuovo valore. La loro missione è semplice: unire le persone attraverso i libri. Ci sono attualmente 1.897.640 BookCrosser e 13.312.688 libri che viaggiano in 132 paesi.
Sarebbe forse utopico inserire anche la nostra cara Italia all’interno della loro lista? I dati parlano chiaro, nemmeno l’1% degli italiani ha partecipato all’iniziativa.
Tornando ai benefici che la lettura ha sulla nostra mente (quelli che forse non ti aspetti nemmeno) ecco a te l’elenco dei più conosciuti:
– Stimola la mente
– Potenzia le capacità analitiche
– Riduce lo stress
– Amplia la conoscenza
– Migliora la memoria
Cosa aspetti? Sappiamo che può essere difficile all’inizio, soprattutto se il nostro occhio non è allenato e ci sembra di distrarci ogni volta che leggiamo qualcosa. Abbi pazienza e scoprirai un mondo fantastico, quello della creatività e della condivisione.
Hai mai consigliato un libro a qualcuno?
Quando invece ti è stato consigliato e hai finito di leggerlo, ti è mai sembrato come se avessi perso un amico? Scrivici nei commenti con quale libro hai provato questa sensazione.