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Digital Marketing: i 5 trend strategici più utilizzati

In questo articolo ti parliamo di digital marketing e dei trend strategici più utilizzati nel 2020, per ottenere un vantaggio competitivo sul mercato.

Se il compito del digital marketing è quello di trasferire e far conoscere al pubblico la vision e la mission di un’azienda (oltre che i suoi prodotti), è innegabile ammettere che negli ultimi 5 anni questo messaggio ha trovato un nuovo canale di comunicazione.

L’obiettivo di una strategia di marketing è rimasta più o meno la stessa, il modo in cui questa strategia è messa in atto, invece, è cambiata totalmente.

Al Ries e Jack Trout, tra i maggior esperti di comunicazione e marketing, lo spiegano bene in “Le 22 immutabili leggi del marketing”, un libro che ha rivoluzionato il mondo del business e che continua a dire le sua nonostante sia stato scritto nel lontano 1993.

La legge n°4, quella della percezione, afferma infatti che: “Il marketing non è una battaglia di prodotti, ma una battaglia di percezioni”.

 

Noi siamo certi del fatto che la miglior qualità del fare marketing risieda proprio nella capacità di donare qualcosa, di offrire una percezione differente, unica e indimenticabile.

Non ci fermiamo solo alla mera vendita del prodotto o del servizio, vogliamo lasciare ai nostri clienti qualcosa di più. Un lavoro senza tempo, umano e di qualità.

Vogliamo dimostrare che ci sono sì delle regole da seguire, dei metodi che funzionano e che è bene osservare, ma non dimentichiamoci mai di una cosa fondamentale: MANTENERE LA PROMESSA.
Essere coerenti e rispettare il valore della propria azienda è ciò che il cliente nota.

Il sito web Talentzoo ha rivelato che le aziende con marchi ben gestiti e coerenti valgono fino al 20% in più rispetto a quelle che non lo sono. Non sarà di certo un caso.

 

Ma quali aspetti di una strategia bisogna cavalcare per ottenere un vantaggio competitivo?
Te li mostriamo subito.

 

I 5 marketing trend più utilizzati nel 2020 nel Digital Marketing:


Aumento delle partnership con gli Influencer

Nel digital marketing i contenuti hanno un ruolo fondamentale e vista l’evoluzione digitale degli ultimi anni, possiamo affermare che ha molta importanza chi questi contenuti li crea. Tutte quelle persone che non sono più “dietro le quinte” o nei titoli di coda della tv, ma che ogni giorno postano contenuti nuovi, collaborazioni con diverse aziende e scambiano consigli con noi grazie a uno smartphone: influencer, blogger e youtuber.

Siamo umani, siamo fatti di sensazioni ed emozioni e sentiamo il costante bisogno di non sentirci “i soli a..”, per questo tendiamo a identificarci nell’altro e a sperare di trovare in loro qualcosa di noi, dal prodotto che utilizzano alle esperienze che vivono.

Questo è uno dei motivi per cui il lavoro dell’influencer è esploso. Con il tempo guadagnano la nostra fiducia e siamo quasi certi che qualunque consiglio ci arrivi sia stato detto a noi come lo si direbbe a un amico.

Ormai quasi il 90% dei marchi dei settori di moda, lusso e cosmetica (solo per citarne alcuni) collaborano con gli influencers.

Ti sarà sicuramente capitato su Instagram, ad esempio, di guardare un adv o un un-boxing con su scritto gifteby. Questi sono quelli che nel social media marketing vengono chiamati “gli hashtag della trasparenza” e il loro fine è quello di comunicare immediatamente agli utenti che quel post o quella storia ha una finalità pubblicitaria. Ne abbiamo parlato qui! 

 

Questi progressi tecnologici si traducono in nuovi modi per raggiungere un consumatore con aspettative sempre più alte, anno dopo anno. È fondamentale, quindi, che gli esperti di digital marketing siano sempre aggiornati sull’evoluzione del mondo digitale, per non rimanere mai un passo indietro.

 

In un mondo dove la pubblicità ci bombarda da qualunque direzione, dove la nostra casella di posta elettronica è piena di advertising o sui nostri profili social non facciamo altro che visualizzare sponsorizzazioni, quello che riesce a vincere su tutti è il nostro lato umano. L’affidarci a qualcuno perché sappiamo che non resteremo delusi.

Forse il ruolo della pubblicità è anche questo, farci sentire parte di una comunità.
E ad oggi molte aziende hanno compreso bene il concetto di inclusività grazie a questo.

 

Creare emozioni attraverso una storia con l’arte dello storytelling

C’è un elemento che non puoi sottovalutare se hai un’azienda e investi nella comunicazione:
quello della potenza delle parole.

Spesso la decisione di un cliente di scegliere te oppure qualcun altro dipende dalla tua capacità di sapere esattamente cosa dire, quando dirlo e riuscire a fare la differenza.

Per far sì che questo accada le tue parole devono arrivare direttamente al subconscio, non possono essere “decifrate” o “capite”, devono arrivare precise, come un pugno.

Il punto è questo: SAPERE COSA DIRE.

Sono proprio le parole, unite alle immagini, ai video e ai colori a dare un senso alla tua azienda e ai servizi che offri.
Piccoli pezzi identificativi che permettono a chi ti legge di pensare: “ah, ma questo è…lo riconoscerei tra mille”, ad esempio.

L’unione delle parole crea un’immagine, un ricordo, un profumo e tutto questo è racchiuso in un solo vocabolo: STORYTELLING.

Lo storytelling è l’arte, perché di arte si tratta, di narrare storie. Raccontare e ascoltare attraverso un flusso di parole che ti accompagna nel meraviglioso mondo dell’immaginazione. Oggi sempre più aziende usano lo storytelling come strategia di digital marketing, perché è considerato un vero e proprio mezzo per raccontare storie e coinvolgere potenziali clienti.
Stimola la curiosità di sapere, di andare oltre e di informarsi; questo crea e facilita l’engagement verso un determinato brand.

 

Maggiore utilizzo di Chatbot

Ti sarà sicuramente capitato di interagire con una chatbot, anche se probabilmente prima di adesso, nella tua mente, non aveva questo nome. Hai presente quando sei al computer alla ricerca di un prodotto e una finestra si apre sullo schermo chiedendoti se hai bisogno di aiuto? Oppure quando ordini la cena online e ricevi sullo smartphone la risposta con l’orario di arrivo del tuo ordine e il suo costo? Ecco questi sono esempi di chatbot.

Ti sembrerà strano, ma la chatbot è un valore aggiunto, sia per l’azienda sia per il cliente.

Aumenta l’efficienza operativa e permette alle aziende di risparmiare sui costi offrendo allo stesso tempo comodità e servizi aggiuntivi.

Viste le esperienze d’acquisto sempre più digitalizzate, i consumatori cercano modi rapidi e semplici per ottenere le informazioni necessarie che possano poi spingerli all’acquisto, senza tanti fronzoli. Per questo non sorprende che le grandi aziende siano intenzionate ad aumentare l’utilizzo di chatbot per facilitare le interazioni tra i consumatori e il marchio.

Parlare di risparmio dei costi e di ugual efficienza ci spinge a pensare che tra non molto i robot prenderanno il posto dell’uomo. Sarà davvero così? Ne abbiamo parlato nell’articolo “Intelligenza artificiale vs essere umani”, se hai paura di questo cambiamento te ne consigliamo la lettura!

 

Connettersi anche con i più giovani (a prescindere dal proprio target di riferimento)

Questo trend non è poi così difficile da comprendere.
Il settore della moda, del lusso e della cosmetica di alto ceto, se così possiamo dire, sono rimasta sconvolte da quanto il pubblico giovane sia attratto dal loro “modus vivendi”. 

È ovvio che la comunicazione di Gucci, ad esempio, è indirizzata a un target di persone con ceto sociale alto e con un’età che non prende di certo in considerazione la Generazione Z.

E invece oggi il marchio di lusso italiano spopola proprio tra i giovani.

Basta guardare piattaforme come TikTok, per comprendere questo incredibile cambiamento. Gucci ha un suo profilo, interagisce in modo pratico e veloce con questo nuovo target di riferimento, inglobato in corso d’opera e sfrutta gli UGC (ovvero i contenuti generati dagli utenti non retribuiti dall’azienda).

Gucci in questo modo non ha cambiato la sua vision o il target, l’ha semplicemente allargato. Allo stesso tempo però mantiene l’identità e l’equità del suo marchio nei confronti dei consumatori fidelizzati, quelli di sempre.

Possiamo affermare che, per far fede a questo nuovo trend di digital marketing, è impossibile non avere l’applicazione di TikTok. È vero l’app è molto popolare tra i ragazzi della famosa Generazione Z, ma in realtà grandi aziende e persone nate prima del 1995 interagiscono in modo attivo all’interno del social. Perché? Perché è nuovo, fresco, intuitivo e divertente.

E attenti come siamo alle novità e ai progressi non potevamo non essere su questa piattaforma, quindi sì, Pink Different è anche su TikTok. Ci trovi qui, se vuoi imparare nuovi modelli di business, strategie di marketing e sane abitudini per diventare una persona di successo!

 

 

Trasformare i dati in analisi

Per capire l’andamento del progetto e della strategia di marketing ci si affida sempre di più all’analisi dei dati. Questi dati servono a valutare l’impatto delle azioni intraprese, capire se funzionano, se bisogna sistemare il tiro o se è il caso di lasciar perdere.

La sfida però è rappresentata dai Big Data e dal fatto che il pool di dati a cui abbiamo accesso diventa sempre più grande. Non è realistico osservare ogni singolo numero relativo alle attività di marketing, ma adottare un sistema di misurazione in grado di offrire una panoramica livello globale lo è.
Solo in questo modo le aziende possono prendere decisioni strategiche in grado di incidere direttamente sulla loro attività. Optare per una misurazione dell’attività di marketing di un brand con approccio olistico, consente loro di ottenere informazioni essenziali che mostrano il valore delle diverse voci e di capire su cosa val la pena concentrarsi per favorire un ritorno dell’investimento ottimale.

 

La sfida come sempre è quella di rimanere aggiornati e di muoversi di pari passo con il cambiamento. Il 2021 porterà con sé nuovi trend. Vista poi la situazione globale e l’impossibilità di proporre esperienze dirette con il cliente, come presentazioni live, eventi ecc… è importante puntare sull’idea di community. Far sentire il cliente parte di un gruppo e lavorare su di esso al momento è il miglior investimento che tu possa fare.

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Quì parleremo dell’arte del MARKETING, delle strategie che si poggiano su di esso, della conoscenza che si nasconde dietro ogni brand e progetto di successo, tale da creare senso di appartenenza e connessione.

Vi parleremo poi di quanto l’arte e il marketing
siano strettamente collegati, di quanto anche per un’azienda sia fondamentale coinvolgere emotivamente e lasciare al cliente qualcosa che vada ben al di là del prodotto o del servizio da acquistare.

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