Questa rubrica di “Storie di successo” è stata pensata principalmente per un motivo: ISPIRARTI.
Ognuna di queste storie può lasciarti qualcosa, sta a te coglierne il senso più profondo per trovare la tua personale chiave di volta.
Oggi ti parliamo di Enzo Ferrari, imprenditore, dirigente sportivo e pilota automobilistico italiano, fondatore della omonima casa automobilistica.
Quella che stai per leggere è una storia di successo dettata non dal fato, non dalla fortuna, ma dalla passione:
quel sentimento impetuoso, basato sui piaceri procurati dai sensi umani e che, alle volte, può impedire il controllo della ragione. È la storia di un uomo che ha segnato per sempre il settore automobilistico e che ha portato la sua azienda ad essere uno dei 5 marchi italiani più famosi al mondo.
Non si può descrivere la passione, la si può solo vivere.
Questo è quello che ha ripetuto in diverse interviste.
E la parola passione per noi vuol dire molto.
Racchiude a pieno la nostra idea di voler raggiungere un sogno costi quel che costi, in termini di sacrificio e preparazione; racchiude a pieno il nostro viaggio nel raggiungere una vita felice e appagante; rende più chiaro tutto ciò che ci ha spinto fin qui, nonostante i fallimenti e le strade in salita.
La passione di per sé non è molto, senza un giusto mindset e la giusta consapevolezza, ma credici è il motore principale per far sì che tutto il resto possa partire.
Chi era Enzo Ferrari prima di creare il suo impero
«Ho trovato uomini che indubbiamente amavano come me l’automobile. Ma forse non ne ho trovati altri con la mia ostinazione, animati da questa passione dominante nella vita che a me ha tolto il tempo e il gusto per quasi ogni altra cosa. Io non ho alcun diverso interesse dalla macchina da corsa».
Aveva solo dieci anni quando decise che quello delle automobili da corsa sarebbe stato il suo mondo.
La competizione lo emoziona, lo stimolo e lo ispira: il suo sogno è quello di diventare un pilota.
Il sogno si realizza otto anni dopo, nel 1916.
Dopo le prime gare, prova a entrare in Fiat come pilota, ma viene rifiutato.
Sì, il futuro creatore di un incredibile impero, non viene accettato dalla casa automobilistica torinese; ma l’abbiamo già ripetuto mille volte, i rifiuti e i fallimenti non sono sinonimi di mancanza, con la determinazione puoi arrivare davvero molto lontano, e questa storia ne è un’ulteriore conferma.
Dopo il rifiuto, nel 1919, guida con la CMN, Costruzioni Meccaniche Nazionali: qui, tra le altre mansioni, fa anche test di guida, partecipa alla Targa Florio, in Sicilia, la più importante gara automobilistica in quel momento in Italia, e si classifica nono.
L’anno successivo arriva in Alfa Romeo e alla stessa gara arriva secondo.
Insomma, in pochi anni la sua attività come pilota procede e comincia ad avere un certo seguito.
Da pilota a costruttore d’auto
Guidare, correre e vincere non possono che renderlo felice, vede il suo sogno prendere sempre più forma, nonostante questo decide di smettere per motivi familiari.
Ferrari però non ha alcuna intenzione di abbandonare il suo mondo.
Vuole rendere la sua passione un qualcosa di concreto.
Dopo una serie di peripezie, litigi e conflitti mondiali, Ferrari nel 1946 da vita con il suo nuovo marchio alla prima automobile: la 125 Sport.
Un’incredibile opera di ingegneria con un motore a 12 cilindri, una creazione considerata folle dal punto di vista tecnico.
Questa era all’epoca la brand positioning di Ferrari, un marchio nuovo, che ancora non aveva raggiunto i suoi obiettivi.
Questo è il carattere differenziante: i 12 cilindri.
L’auto Ferrari è esclusiva, per raffinatezza meccanica e capacità tecnologica.
Dopo la prima vittoria della 125 S, al Gran Premio di Roma del 1947, arrivano grossi finanziamenti da banche e creditori. Tutti vogliono la 125 e Ferrari la mette anche sul mercato. Per pubblicizzarla, Ferrari pubblica anche un libretto di otto pagine di colore giallino: è l’unica azienda all’epoca a realizzare qualcosa del genere.
Sulla copertina del libretto c’è stampato un enorme cavallino rampante: è cominciata così la storia del brand amato da tutti gli italiani e non.
Enzo Ferrari muore all’età di 90 anni, ma grazie a lui la Ferrari ha riportato in tutto il mondo oltre 5000 vittorie sportive e conquistato 25 titoli mondiali.
Oggi, oltre ad essere riconosciuto come il brand più forte al mondo, secondo Brand Finance il valore del marchio si attesta intorno ai 9,1 miliardi di dollari.
Ci teniamo a ricordarti che Enzo Ferrari era un uomo con capacità di visione, di gestione di persone e delle risorse fuori dal comune, oltre che un uomo dal forte spirito imprenditoriale con un gran coraggio.
Enzo Ferrari era nato nel 1898, ci viene spontaneo pensare quali traguardi avrebbe potuto raggiungere se avesse avuto a disposizione i mezzi e le conoscenze che abbiamo noi oggi, lontani anni luce dalla sua realtà.
In Pink Different sappiamo di essere nel mondo migliore di sempre.
Quante possibilità in più ci sono rispetto al passato? Siamo circondati.
Tu ne sei a conoscenza?
E soprattutto hai mai pensato di rendere la tua passione monetizzabile?
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