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Guerrilla marketing: come fare pubblicità low-cost

In questo articolo ti parliamo di Guerrilla marketing e di come sia possibile creare una strategia di marketing “a basso costo” e ottenere comunque ottimi risultati.

Hai appena inserito il tuo progetto sul mercato ma non sai come farti notare?

Su questo blog ti raccontiamo tutte le possibilità che questo mondo in continuo cambiamento ha da offrirti e il Guerrilla marketing è una di queste. Se non ne hai mai sentito parlare e non hai budget a disposizione per pubblicizzare il tuo brand, ti consigliamo di continuare la lettura.

MENO BUDGET NON VUOL DIRE MENO EFFICACE.

Sai bene che non ti parliamo di qualcosa se non l’abbiamo provata e quindi sì, anche questa volta, ti portiamo il nostro esempio.

Esempi di Guerrilla marketing in stile Pink Different

Il Guerrilla marketing è, senza dubbio, la strategia di marketing che più ci rappresenta; quella che ci riesce meglio e in modo del tutto naturale. Sarà per la creatività, per la voglia di osare e di andare fuori dagli schemi, per il bisogno di far capire quanto alcune cose non riuscite siano solo il frutto di limiti che ci imponiamo, sarà per questo e per tanto altro ancora…

Il punto è che abbiamo messo in pratica questa strategia low-cost in diversi progetti, che abbracciano settori differenti, e abbiamo ottenuto risultati davvero incredibili!

L’esempio di Guerrilla marketing che più abbiamo a cuore l’abbiamo messo in atto durante l’esperienza negli USA con la nostra startup, quando al mondo del food abbiamo associato quello del fashion, il nostro settore di riferimento da anni. È qui che siamo riusciti a cambiare la percezione dei nostri prodotti e a entrare nella fascia più alta di mercato.

Il nostro format dell’evento “party” in cui far conoscere i nostri prodotti, è stato molto apprezzato dai nostri partner e dai clienti e grazie ad esso abbiamo man mano cominciato a creare ulteriori contatti, fino ad arrivare addirittura a portare i nostri prodotti in luoghi sempre più importanti, negli hotel a 5 stelle, nei più grandi supermercati d’America e nei ristoranti stellati, come il Four Season Hotel, il W Hotel, il JW Marriot Hotel, l’HEB, il Central Market e Eataly.

Il format di cui ti parliamo ha aumentato in modo esponenziale la nostra visibilità, fino a renderci una vera e propria realtà sul territorio, fino a portarci addirittura nel campus super blindato di ExxonMobil a Irving, in Texas, e ancora, ci ha permesso di entrare in contatto con i manager del Circuit of the Americas, la sede del Gran Premio degli Stati Uniti d’America di Formula 1.
Insomma, ad un certo punto, non eravamo più noi a cercare i clienti ma erano loro stessi a contattare noi.

Con l’organizzazione di eventi e format personalizzati, siamo riusciti a evitare la continua battaglia che solitamente si fa con i grandi brand, con un budget irrisorio.

Non ci sono stati grandi investimenti finanziari, eppure tutto questo ci ha permesso di aprire diverse porte.

E ancora, un altro esempio di Guerrilla marketing che abbiamo messo a punto sul mercato italiano, è quello delle scritte sull’asfalto con yogurt biodegradabile per accompagnare i clienti nello store di un brand di gioielli.

Niente cartelloni pubblicitari ma sola sana creatività, a zero impatto ambientale; lo yogurt infatti sembrava vernice, ma con la pioggia andava via senza lasciar traccia.

Questi sono solo due esempi di strategie di Guerrilla marketing che negli anni abbiamo attuato, ma te ne racconteremo molte altre, anzi, rimani sintonizzato perché a breve te ne sveleremo alcune che andranno di pari passo con il lancio del nostro nuovo progetto!

Ora, con questo piccolo racconto vogliamo dirti che non c’è bisogno di grandi idee (anche se ben vengano ovviamente), l’importante è creare un legame, proporre qualcosa di nuovo, interessante e coinvolgente.

Ma scendiamo subito nel dettaglio.

Cos’è il Guerrilla marketing?

È una forma di marketing non convenzionale che sfrutta strumenti low-cost per ottenere il massimo risultato.
Il Guerrilla marketing è considerato da chi è nel settore come “un insieme di modi non convenzionali per raggiungere obiettivi tradizionali”.

È un tipo di marketing che non ti permette di esaurire curiosità e creatività, anzi ne tira fuori sempre di nuova!
Per questo ci rivediamo senza alcuna riserva in questo approccio non convenzionale, rivediamo il nostro percorso di lavoro e soprattutto di vita.
Partire “da zero” significa infatti accettare come prima cosa quella di dover giocare una guerra impari: una sfida con i giganti.

Hai presente la storia di Davide contro Golia? Ecco! Si tratta proprio di questo!

Il termine Guerrilla non è di certo recente, è preso in prestito dal campo militare: anche la guerriglia è sempre stata una modalità di combattimento “a basso costo”, non a caso praticata quasi sempre da civili.

ATTENZIONE A NON CONFONDERLO CON UN TIPO DI MARKETING POCO SERIO O POCO INCISIVO. TUTT’ALTRO.

Il vero Guerrilla Marketing parte da un’attenta e puntuale strategia: sposa più la teoria del “facciamo qualcosa di efficace” che quella del “facciamo qualcosa di veloce”.

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Quando è nato questo modo di percepire il marketing?

Il Guerrilla Marketing è nato negli anni Ottanta, nel periodo in cui le televisioni avevano inventato un tipo di pubblicità molto simile a quella che intendiamo noi oggi. Questo tipo di pubblicità è però tutt’altro che economica.
Le grandi campagne prevedevano l’utilizzo di tre mezzi di comunicazione principali: la carta stampata, la radio e la televisione, appunto.

I business più piccoli, i marchi meno famosi e i progetti embrionali non erano in grado di affrontare una spesa pubblicitaria troppo elevata e di conseguenza di emergere in un panorama così ricco di voci.
Era inoltre impensabile avere a disposizione così tanto budget per permettersi una pubblicità tale da avere un minimo di risonanza.

Il problema, tutt’oggi, è pressoché identico.

La soluzione arriva nel 1984 grazie a un libro di Jay Conrad Levinson intitolato “Guerrilla Marketing”.
L’obiettivo di Levinson era ben preciso: usare tecniche non convenzionali rispetto a quelle più praticate all’epoca per fare marketing, anche con piccoli budget a disposizione.
L’innovazione di questo libro è nella sua praticità. Non ci sono più pagine su pagine di descrizione di un piano di marketing ma focalizza tutta la sua teoria in uno spazio molto più ristretto, attraverso 7 step.
Il Guerrilla Marketing sposa la teoria del “meno” purché sia allo stesso modo efficace.

Sì, ma come faccio a mettere in atto questa strategia?
Ecco a te la risposta.

I 7 step del Guerrilla marketing:

1. RISPONDI A QUESTE DOMANDE:

“Cosa voglio che facciano i miei clienti? Qual è, soprattutto, l’azione più importante a cui li sto invitando con il mio messaggio?”;

2. DAI VISIBILITÀ AL TUO ELEMENTO DIFFERENZIANTE:

per prima cosa riconosci il tuo vantaggio competitivo, distingui la tua azienda dagli altri competitor, in questo modo creerai di certo un beneficio migliore per il prossimo cliente;

3. INDIVIDUA IL TUO TARGET:

chi comprerà con ogni probabilità i tuoi prodotti o servizi? Nella maggior parte dei casi può essere utile evidenziare, tra l’altro, un target primario e uno secondario;

4. INDIVIDUA LA NICCHIA:

devi imparare a soddisfare i bisogni di un gruppo più ristretto di persone. È impossibile riuscire a parlare a tutti;

5. DEFINISCI GLI STRUMENTI DI MARKETING CHE VUOI USARE: 

ricordati di essere sempre coerente con le tue scelte, e con i tuoi valori. Usa gli strumenti di marketing più adatti per il tuo business e per il target di riferimento che hai selezionato;

6. MANTIENI VIVA LA TUA IDENTITÀ:

è importante che il tuo brand abbia personalità e che riesca a trasmetterla in ogni azione, dalla vendita del prodotto, al consiglio sul servizio migliore, al post pubblicato su Instagram. Renditi riconoscibile;

7. STABILISCI UN BUDGET:

per quanto il Guerrilla marketing sia una strategia pubblicitaria a basso costo bisogna comunque stabile un budget, qualsiasi operazione tu abbia voglia di fare guarda prima cosa hai a tua disposizione.

Ora, avrai ben capito che il mercato è pieno di competitor.

Le voci si affollano, si uniscono e ti rendi conto che emergere è, mai come oggi, complicato.
Rispetto agli anni ’80, tra l’altro, è cambiata (e calata!) la soglia di attenzione del pubblico.
Una ricerca ha infatti evidenziato che la soglia di attenzione (di lettura ma anche di ascolto) è di circa 8 secondi, che sembra essere addirittura inferiore a quella di un pesce rosso.

E come può il Guerrilla marketing cambiare le cose?
Con l’effetto sorpresa, con la proposta di un qualcosa di diverso, che elimina quel linguaggio pubblicitario a cui l’utente si è ormai abituato.

È stato confermato come l’effetto sorpresa, insieme alle sensazioni positive che un brand può donarti, abbiano un peso molto importante non solo nell’aumentare il livello di attenzione e di coinvolgimento, ma anche nel facilitare la risposta alla call-to-action, che è poi l’obiettivo di fondo di qualsiasi campagna di comunicazione.
Il cliente si aspetta un incontro con il brand di riferimento, un incontro emozionale, per questo negli anni non si è più parlato di “marketing del prodotto” ma di “marketing della marca”.


Quali sono gli strumenti indispensabili?

Il Guerrilla Marketing ha bisogno solo di:

  • Tempo
  • Energia
  • Immaginazione

Il tempo ti serve per pianificare una vera e propria strategia che, per forza di cose, non può esaurirsi in una sola azione estemporanea. Come abbiamo già detto “con poco budget” non significa “poco efficace e raffazzonata”, anzi, significa studiata e pensata con criterio.

L’energia e l’immaginazione, invece, fanno parte di quel bagaglio di soft skill che non possono non essere richieste a chi si occupa di marketing. Senza contare ovviamente la creatività, necessaria per questo ambiente di riferimento.

Se c’è una cosa che non può mai mancare quando si parla di strategia di Guerrilla marketing è il rispetto delle leggi e delle persone. Agisci sulla personalità di tutti i collaboratori coinvolti nella tua strategia.
Ricordati di non perdere mai di vista il lato umano di chi fa questo mestiere.
Come puoi pretendere altrimenti di lasciare un’emozione ai tuoi utenti se non riesci a coinvolgere e rispettare chi è nel tuo team?

Te lo ripetiamo ancora una volta:

Da soli possiamo fare poco. Insieme possiamo fare molto.

Hai poco budget e hai bisogno di una strategia di Guerrilla marketing?
Scrivici, creiamo insieme il marketing dello straordinario!

Se l’articolo ti è piaciuto lasciaci un commento, e grazie per essere arrivato fin qui! 

 

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