In questo articolo ti parliamo di iFart, una delle 100 app più scaricate di sempre sull’App Store di Apple, che riproduce suoni di peti.
Cominciamo con qualche dato che ci ricorda che un’idea geniale, unita a studio e ricerca può migliorarti la vita, e che, da anni ormai, non possiamo parlare di lavori più o meni seri, soprattutto se “quelli meno seri” ti permettono di vivere una vita serena, appagante e felice. Il successo di iFart ci ricorda proprio questo.
Siamo certi che il mondo di oggi sia pieno di opportunità e che quest’ultime, a modo loro, ci siano anche in Italia; basta sapere cosa cercare, informarsi, formarsi e fare di tutto per provare a renderle concrete.
Una cosa è certa: bisogna saper osare senza avere paura.
Mettiamola così: il 40,1% delle famiglie dichiara di arrivare a fine mese con alcune difficoltà, il 13,3% con molta difficoltà, mentre il 7,9% non ce la fa proprio.
Alcuni di loro, nei commenti sul web, descrivono Joel Comm, l’imprenditore dietro iFart, come “uno stupido geniale”. Però, a dirla tutta, di stupido nel progetto non c’è nulla.
Per noi si tratta solo di genialità, visione e un pizzico di fortuna!
Perché un’app di peti è diventata famosa?
Probabilmente perché gli scherzi sui peti non finiranno mai, continuano da generazioni e non vedono tramonto. L’intento infatti è proprio quello di far sorridere gli utenti e i relativi amici. Il successo è quindi dato dalla creazione in sé, un raccoglitore di suoni di scorregge, dai nomi come “Burrito Maximo” e “Howard the Duck”.
Il “Burrito Maximo” potremmo paragonarlo alla nostra zuppa di fagioli = gas intestinale da evacuare.
L’interfaccia è molto essenziale, all’interno dell’app ci sono vari tipi di flatulenze selezionabili nella parte bassa dello schermo, un pulsante per la selezione casuale e un grosso pulsante per far partire le “sinfonie”.
iFart si affermava già nel 2008 (un’era fa), quando il mercato delle app era relativamente nuovo. Venduta inizialmente a $0,99, l’app ha guadagnato quasi $10000 nell’anniversario del suo primo anno, raggiungendo un picco di 40.000 download in un solo giorno, quello di Natale. Parliamo di circa $ 40000, in sole 24 ore.

Cosa differenzia iFart da altre app simili?
iFart ad oggi non è di certo l’unica app dedicata a questo tipo di suoni, ma ciò che la differenzia dalle altre sono le possibilità offerte, come ad esempio registrare un peto, programmarla con un timer o ancora decidere di far partire un rumore nel momento in cui il telefono viene spostato.
Alla domanda “ma perché così tanto successo?”
Joel Comm risponde: “Il successo dell’applicazione me lo spiego per il fatto che i peti sono intramontabili e poi non è vero che sono volgari, anche nelle opere di Shakespeare se ne trovano dei riferimenti”.
La novità ha creato confusione e curiosità al tempo stesso.
“Non aver paura di correre rischi e preparati a raccontare una storia che prenderà una fetta di mercato interessata a quello che stai facendo”, è questo il buon consiglio dell’uomo che ha guadagnato un impero reiventando il gioco delle scoregge.
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