In questo articolo ti parliamo del principio della rana bollita, un principio che sottolinea a pieno la capacità dell’uomo di adattarsi a situazioni deleterie, ma soprattutto della sua incapacità nel reagire agli eventi, a una vita che non sente sua, a un’abitudine malsana.
Quante volte continuiamo a fare azioni che non ci danno risultato, solo perché le abbiamo sempre fatte così?
Hai appena sgranato gli occhi, ti abbiamo visto!
Ecco, se ti occupi di business non puoi assolutamente pensarla così, quando determinate azioni non conducono al risultato sperato o all’obiettivo prefissato, la prima cosa giusta da fare è: cambiare strada.
Per questo oggi ti chiediamo:
- Ti accontenti di un posto fisso e di una mansione che ti annoia?
- Rimandi per anni la ricerca del lavoro dei tuoi sogni?
- Hai un’idea imprenditoriale ma non hai tempo per progettarla? In questo caso dovresti più che altro comprendere in che modo gestire al meglio il tuo tempo.
- Hai una relazione insoddisfacente che non fai finire solo per abitudine o per paura di causare del male all’altro?
Il vero problema è la convinzione che l’uomo ha di avere tempo, tempo per decidere, per realizzarsi, per vivere.
Poi si finisce con l’essersi adattati alla perfezione e con una mancata voglia (e forza) di prendere la vita tra le mani e fare qualcosa per cambiarla. Solo alla fine, quando forse è un po’ tardi, ti rendi conto che questo tempo non era poi così tanto.
La morale che si nasconde dietro il principio della rana bollita fa riferimento proprio a questo:
PRENDI IN MANO LA TUA VITA, SCEGLI, SBAGLIA MA COMINCIA A FARE QUALCOSA!
Abbiamo parlato del principio della rana bollita durante il nostro primo meeting Pink Different, a Matera, più di 3 anni fa, quando il cambiamento continuo era già evidente, ma mai evidente come in questo momento. Abbiamo utilizzato questo principio per collegarci ad altri grandi temi che ci stanno particolarmente a cuore, uno tra questi quello del cambiamento.
Quel cambiamento di cui ti parliamo spesso ma che non sempre viene percepito dalle persone. E invece se c’è una cosa che bisogna davvero imparare nella vita è l’essere consapevoli, nella vita come nel lavoro.
Il principio della rana bollita è stato utilizzato per la prima volta dal filosofo e linguista americano Noam Chomsky, per descrivere la società e tutti quei popoli che accettano in modo passivo il degrado, l’oppressione e la scomparsa di tutti quei valori che li rendono unici.
Il “non fare nulla” porta la società ad accettare una situazione scomoda che porterà all’annullamento definitivo di un atto, in realtà spontaneo, dell’uomo: la facoltà di scegliere.
Non ci sono basi scientifiche a dimostrare questo principio, ma è un ottimo spunto, valido in sociologia e psicologia, per spiegare determinati comportamenti.
E secondo noi si sposa perfettamente anche con il mondo del business, il perché è semplice:
“Se continui a fare quello che hai sempre fatto, continuerai ad ottenere ciò che hai sempre avuto.“
Ma scendiamo subito nel particolare, cosa farà mai questa rana per farci dire questo?
Cosa dice il principio della rana bollita?
“Immaginate un pentolone pieno d’acqua fredda nel quale nuota tranquillamente una rana.
Il fuoco è acceso sotto la pentola, l’acqua si riscalda pian piano. Presto diventa tiepida. La rana la trova piuttosto gradevole e continua a nuotare. La temperatura sale. Adesso l’acqua è calda. Un po’ più di quanto la rana non apprezzi. Si stanca un po’, tuttavia non si spaventa. L’acqua adesso è davvero troppo calda. La rana la trova molto sgradevole, ma si è indebolita, non ha la forza di reagire. Allora sopporta e non fa nulla. Intanto la temperatura sale ancora, fino al momento in cui la rana finisce – semplicemente – morta bollita. Se la stessa rana fosse stata immersa direttamente nell’acqua a 50° avrebbe dato un forte colpo di zampa, sarebbe balzata subito fuori dal pentolone.”
Questa storia ti dice qualcosa?
Ti sei immedesimato nella rana che non riesce più a reagire perché si è adattata?
Questo è ciò che capita alla maggior parte di noi. L’uomo ha un’innata capacità nell’adattarsi alle situazioni, e questo non è affatto un male se consideriamo che l’adattamento ci rende vivi e umili nelle circostanze legate alla vita di tutti i giorni. Il problema nasce nel momento in cui il nostro adattarci è collegato a situazioni nocive, che non rispecchiano il nostro essere ma che non riusciamo a eliminare.
La resistenza non è per forza sinonimo di carattere. Non in questi casi almeno.
La perseveranza e la resistenza intese in modo positivo, sono tutt’altro discorso.
Se una situazione non ci fa stare bene dobbiamo fare qualcosa per cambiarla.
È per questo che il principio della rana bollita può essere paragonato a tante situazioni che affronti nella vita. Devi imparare ad avere rispetto per la tua persona e non costringerla a vivere un’esistenza che non desidera.
Se stai pensando: “ma non è colpa della rana, è stata l’acqua bollente, non poteva farci niente”, forse è il caso che cominci a lavorare su te stesso e su cosa dipende da te e cosa no.
Il problema è la rana stessa, il problema sei tu quando decidi di non fare nulla per metterti in salvo.
È stata l’incapacità della rana di decidere quando saltare, a farla morire.

Hai paura di cambiare?
Una delle paure più grandi dell’uomo, lo saprai, è proprio quella di cambiare.
È vero, cambiare costa fatica e sacrifici, cambiare significa mettersi in gioco e ricominciare.
Significa darsi un’opportunità che non busserà mai alla tua porta mentre sei comodamente sdraiato sul divano.
- “Voglio cambiare vita”
- “Non mi piace il lavoro che faccio”
- “Se solo potessi scegliere…”
Quante volte hai detto o sentito dire queste frasi? Probabilmente molte.
Ma il problema non è quello di pensarle o di pronunciarle, bensì quello di non far nulla per cambiare la tua situazione.
La maggior parte delle persone si lamentano, ma poco tempo dopo le ritrovi sempre lì, inermi, allo stesso posto. Nella stessa pentola che ha bollito la rana.
Se hai paura di rischiare, di conseguenza, hai paura anche di essere davvero felice.
E così facendo ti comporti esattamente come la rana di Chomsky, invece di salvarti da una condizione di malessere e saltare fuori dalla pentola, ti adatti all’acqua finché il calore non diventa insopportabile.
Il cambiamento spaventa te e la rana, ancor più di una vita noiosa e dell’acqua bollente.
Ma presto o tardi, caro lettore, queste situazioni ti porteranno all’esasperazione, esploderai e le conseguenze non saranno di certo facili da gestire.
La situazione in cui viviamo, ormai da quasi un anno, è un perfetto esempio di come la nostra vita possa cambiare con una facilità estrema, dal giorno alla notte, da un momento all’altro.
La domanda è: hai fatto qualcosa per trarre vantaggio da questa situazione o ti sei adattato senza batter ciglio?
Sei ancora in tempo sai? Per provare a rendere la tua vita meravigliosa, per lasciare un lavoro che non ti soddisfa, per dare spazio alle tue idee e alla tua creatività. Siamo nel 2022, ricordi?
Il lockdown non ha fatto altro che confermare la nostra teoria: il cambiamento è costante e alle volte anche repentino. C’è un’urgenza nel dover cambiare e nell’essere in grado di adattarsi a questo cambiamento. Ti senti pronto a viverlo? O vuoi davvero continuare a sopportare fino al momento in cui non sarà più sostenibile? FA’ QUALCOSA!
“Nessuno ci fa del male. Siamo noi che ci facciamo del male perché facciamo cattivo uso del grande potere che abbiamo, il potere di scegliere.“
Sii consapevole del fatto che puoi scegliere, sempre.
Coltiva la gratitudine e il rispetto verso te stesso, solo in questo modo potrai condividerli anche con gli altri. Sii attivo e cambia la tua realtà, esci dalla pentola bollente!
Ti lasciamo con un audiolibro gratuito, che ti consigliamo vivamente di ascoltare, in cui si parla di “come prendere decisioni migliori senza rimandare”. Si chiama “La regola dei 5 secondi: fallo e basta”.
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