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Influencer marketing: perché il tuo business non può farne a meno

In questo articolo vi parleremo dei cosiddetti hashtag della trasparenza, di quale concetto, contratto o collaborazione si cela dietro di essi. Del perché è corretto inserirlo da parte di chi lavora sui social e di quanto la pubblicità sia da sempre un potente strumento di marketing. Il fine non è solo quello di vendere un prodotto, ma di regalare un’emozione e un ricordo che duri nel tempo.

Siamo certi che questa sia una delle migliori qualità del marketing: donare qualcosa.
Non ci fermiamo solo alla mera vendita del prodotto o del servizio, vogliamo lasciare ai nostri clienti qualcosa di più. Un lavoro senza tempo, umano e di qualità.
Vogliamo dimostrare che ci sono sì delle regole da seguire, dei metodi che funzionano e che è bene osservare, ma non dimentichiamoci mai di una cosa fondamentale: mantenere la promessa.
Essere coerenti e rispettare il valore della propria azienda.
Qui ti parliamo dell’importanza dell’identità aziendale.

Il ruolo dell’influencer nella società

Nel marketing i contenuti hanno un ruolo fondamentale e vista l’evoluzione del digitale degli ultimi anni, ha anche molta importanza chi questi contenuti li crea, coloro che non sono più “dietro le quinte” o nei titoli di coda della tv, ma che ogni giorno postano contenuti nuovi, collaborazioni con diverse aziende e scambiano consigli con noi grazie a uno smartphone: stiamo parlando di influencer, blogger e youtuber.

Siamo umani, siamo fatti di sensazioni ed emozioni, sentiamo il costante bisogno di non sentirci “i soli a..”, per questo tendiamo a identificarci nell’altro e a sperare di trovare in loro qualcosa di noi, dal prodotto che utilizziamo alle esperienze che viviamo. Questo è uno dei motivi per cui il lavoro dell’influencer è esploso. Con il tempo guadagnano la nostra fiducia e siamo quasi certi che qualunque consiglio ci arrivi sia stato detto a noi come lo si direbbe a un amico.

L’evoluzione di questi lavori e l’arrivo a gamba tesa dei social nella nostra quotidianità ha cambiato le carte in tavola. C’è un nuovo modo di fare marketing e questo ha portato nuove sfide nel campo del digitale: non basta implementare gli strumenti che la tecnologia mette a disposizione, ma occorre anche pensare in modo più creativo e far leva su nuove risorse. Per questo è indispensabile creare contenuti utili e farlo nel miglior modo possibile, dal punto di vista estetico ma anche e soprattutto del contenuto.

Oggi in molti sognano di guadagnare cifre da capogiro per avere scattato qualche foto nel corso della giornata e aver condiviso un prodotto o un servizio. La verità, però, è ben diversa: dietro quei semplici scatti si nascondono contratti, collaborazioni e strategie di marketing ben precise.

La chiave del loro successo è anche questa, la capacità di fondere promozioni e attività della vita quotidiana, rendere il prodotto sponsorizzato più “appetibile” agli occhi del pubblico, quello stesso pubblico che ha imparato a fidarsi di una persona dietro uno schermo, fatta in carne e ossa, proprio come noi. È chiaro quindi che il mondo dell’influencer è molto più complesso di quanto sembra.

Ad esempio, secondo l’IAP, lIstituto di Autodisciplina Pubblicitaria, occorre specificare a voce o tramite la corretta dicitura che il contenuto pubblicato è stato sponsorizzato.

Ci capita spesso di leggere nei post o nelle stories di Instagram e Facebook l’hashtag #adv, ma cosa vuol dire?

#ADV #GIFTEDBY #SUPPLIEDBY: L’EVOLUZIONE DELLA PUBBLICITÀ.

#adv, #suppliedby e #giftedby: gli hashtag della trasparenza

L’hashtag #ad o #adv, deriva dal termine “advertising”, che significa pubblicità. Con la dicitura #ad l’influencer comunica ai propri followers che è stato pagato per mostrare quel determinato prodotto, luogo o servizio e che esiste, appunto, un accordo commerciale con l’azienda.

L’hashtag #suppliedby invece indica che l’influencer sta ricevendo dei servizi o delle esperienze gratuitamente, in cambio di visibilità in post o stories.

L’hashtag #giftedby (o #regalo), invece, è utilizzato principalmente nelle stories e indica che i prodotti mostrati sono regali e in questo caso è l’influencer a decidere in modo del tutto autonomo se mostrarli o meno ai propri follower.

Nonostante ci siano mille pregiudizi sul lavoro che gli influencer svolgono, è bene sottolineare però che la pubblicità è sempre esistita, fin dall’inizio dei tempi, e che ha avuto un forte impatto visivo nella vita quotidiana di ognuno di noi. È uno degli strumenti di marketing più utilizzati per attirare l’attenzione del cliente e per fidelizzarlo. Senza di essa l’azienda non sarebbe in grado di sopravvivere per molto tempo.

Gli influencer ci sono sempre stati; l’unica cosa a esser cambiata è il nome con cui li chiamiamo e le tecnologie con cui ci mostrano la loro quotidianità.

Il concetto stesso di pubblicità si è evoluto nel tempo. È stato rivisto e ridefinito fino a diventare, ancora più di prima, un importante strumento di comunicazione. La pubblicità serve a far conoscere e aumentare la visibilità del brand, a imprimere negli utenti il proprio marchio e a fidelizzare quest’ultimi con i prodotti o servizi offerti. Solo alla fine l’obiettivo diventerà quello di spingere l’utente all’acquisto del prodotto.

Se creata con professionalità può essere un’arma molto efficace per emergere sul mercato e per distinguere il proprio prodotto o servizio da quello degli altri.

Regole da rispettare e dei consigli da seguire:

  • Proporre al mercato un buon prodotto: questo non significa che sia necessario avere i migliori prodotti o servizi sul mercato ma è importante che il consumatore abbia un’elevata qualità percepita. La qualità percepita è soggettiva, è lo stesso consumatore a farsi un’idea sul prodotto proposto.
  • Condurre un adeguato studio del mercato e del target per poter comprendere chi potrebbe essere interessato al nostro prodotto o servizio offerto. Il consumatore infatti ha bisogno di prodotti che vengono studiati e costruiti per lui. La pubblicità ha il compito di dare al prodotto un’identità in cui il potenziale consumatore possa rispecchiarsi e possa trovare la soluzione alla sua ricerca.
  • Affidarsi a professionisti del settore: un professionista tende a far fare il giusto investimento senza far spendere denaro inutile o poco redditizio, e poi riesce a capire la strategia marketing migliore per pubblicizzare quel determinato prodotto.

In un mondo dove la pubblicità ci bombarda da qualunque direzione, dove la nostra casella di posta elettronica è piena di advertising o sui nostri profili social non facciamo altro che visualizzare sponsorizzazioni, quello che riesce a vincere su tutti è il nostro lato umano. L’affidarci a qualcuno perché sappiamo che non resteremo delusi.

Forse il ruolo della pubblicità è anche questo, farci sentire parte di una comunità. È per questo che un advertising se fatta bene, entra nel cuore dell’utente per restarci il più a lungo possibile.

Ti sei mai chiesto perché ci sono pubblicità, magari anche vecchissime, che ricordi ancora?
Ecco, oggi la pubblicità più potente è senza dubbio quella fatta dagli influencer e, proprio per questo, il tuo business non può fare a meno di una strategia di influencer marketing.

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Quì parleremo dell’arte del MARKETING, delle strategie che si poggiano su di esso, della conoscenza che si nasconde dietro ogni brand e progetto di successo, tale da creare senso di appartenenza e connessione.

Vi parleremo poi di quanto l’arte e il marketing
siano strettamente collegati, di quanto anche per un’azienda sia fondamentale coinvolgere emotivamente e lasciare al cliente qualcosa che vada ben al di là del prodotto o del servizio da acquistare.

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