“La perseveranza è il duro lavoro che fai dopo che ti sei stancato del duro lavoro che hai fatto.“
In questo articolo ti parliamo di “Man Against Horse Race”: una sfida di corsa tra uomo e cavallo di 50 miglia (80km). E ti facciamo subito una domanda: “chi vincerà la gara? L’uomo o il cavallo?”
Vincerà…
A primo impatto chiunque risponderebbe: “il cavallo, ovvio”.
E sarebbe un grande sbaglio.
Al di là del fatto di sapere chi è il più forte, tra noi e i cavalli, una cosa è certa: in natura l’essere umano è la specie più resistente e performante del Pianeta, su lunga distanza.
Sono la concentrazione e la perseveranza, che si possono acquisire e coltivare con il tempo, a darti quella marcia in più. Il talento, senza esercizio, è fine a se stesso.
Ne avevamo già parlato in un articolo quando facevamo riferimento al termine “incessantismo”.
In poche parole devi essere come un picchio, l’animale della perseveranza per eccellenza. Questo uccello non si sente per niente intimidito dalla durezza del compito che si appresta ad affrontare e sa perfettamente che, nonostante lo attenda un lavoro molto duro, grazie alla sua costanza riuscirà a portare a termine il suo obiettivo. Malgrado ogni suo colpo produca un impatto minimo sul legno dell’albero, sa perfettamente che l’insieme di questi colpi gli permetterà di raggiungere il suo obiettivo.
E questo è quello che cerchiamo di comunicarti e quello che in prima persona cerchiamo di fare.
Andiamo dritti verso il raggiungimento del nostro obiettivo e teniamo duro.
Presenza, costanza e perseveranza.
Anche quando sei stanco, anche quando credi di non farcela più.
Anzi, ti diciamo di più, è proprio quando credi di non farcela che comincia la vera sfida.
Non si nasce perseveranti, lo si diventa, e tu – in quanto essere umano – hai tutte le capacità per esserlo!
Ma torniamo subito alla nostra gara.
Se ti stai chiedendo “ma come fate a essere certi della vincita dell’uomo?”, mettiti comodo e prenditi qualche minuto per leggere quest’articolo.
Non te ne pentirai!
Man Against Horse Race: cos’è?
Ogni anno in Arizona, da circa 35 anni, si svolge la “Man Against Horse Race”, questa sfida tra uomo e cavallo di cui parlavamo poco fa. I risultati sono davvero incredibili.
Dal 1999 l’uomo ha vinto ogni gara.
Nonostante i cavalli vengano allenati per mesi, non riescono a gestire le loro forze e automaticamente i loro limiti.
Il problema dei cavalli è proprio questo: non sanno gestire la fatica. Raggiunto un certo livello, bruciate determinate energie, si spengono.
I cavalli danno tutto e subito, quindi sì, sono senza dubbio più veloci degli uomini ma solo per brevi tratti, dopodiché hanno bisogno di riposo. O tutto o niente.
Questo deriva dal fatto che in natura questi animali hanno un “salvavita”, una funzione biologica legata alla sopravvivenza. Non possono quindi perdere tutte le energie, altrimenti non sarebbero più in grado di scorgere i pericoli presenti nell’ambiente.
Cosa rende l’uomo più resistente di un cavallo?
Nell’uomo c’è un qualcosa, che nulla ha a che fare con la fisionomia, che lo rende in un certo senso più forte: la volontà. L’uomo è in grado di gestire la fatica e di superarla.
È infatti il cervello che limita la prestazione atletica, non la periferia, non i muscoli, non il corpo.
Se la fatica si riducesse solo a una questione di muscoli, come potremmo spiegare coloro che, nonostante siano stremati, riescono a dare lo sprint finale? Se la fatica fosse solo una questione di “benzina terminata”, questo non potrebbe essere possibile.
E come potremmo spiegare che nel momento in cui superiamo qualcuno, nonostante la fatica e i battiti cardiaci elevati, ci sentiamo improvvisamente meno stanchi?
L’adattamento dell’uomo negli anni e la sua evoluzione hanno portato allo sviluppo di aree specializzate (nel cervello) che mantengono attiva la motivazione verso l’obiettivo, nonostante la fatica, la difficoltà e la sofferenza.
Cosa che, per ovvi motivi, non avviene nel cavallo.

La perseveranza nel business
- Qual è il significato che si nasconde dietro quest’atteggiamento?
- Come mai la perseveranza è necessaria per raggiungere i nostri obiettivi più importanti?
- E soprattutto, perché è un fattore fondamentale della nostra vita?
La perseveranza è il segreto di tutte le persone di successo, mentre la mancanza di essa è una delle principali cause di insuccesso. Scusa la schiettezza!
Potremmo definirla come il ponte che collega te con ciò che desideri ottenere.
Niente di più, niente di meno.
Più sarai perseverante e più crederai in te stesso; più crederai in te stesso e sarai convinto delle tue potenzialità e più sarai perseverante; più sarai perseverante nonostante le sconfitte, le delusioni, gli ostacoli e i fallimenti, tanto maggiore sarà la tua forza e la tua determinazione verso il raggiungimento dell’obiettivo finale.
Abbi il coraggio di avere pazienza
Il concetto di “tutto e subito”, soprattutto nel business, non è applicabile alla maggior parte dei progetti; certo, potresti essere fortunato e intraprendere fin dall’inizio la strada corretta, ma non dimenticarti che “la fortuna aiuta gli audaci, e chi non molla.”
Non dovresti impostare il tuo progetto, e men che meno la tua vita, sul fatto di avere o meno fortuna, ma dovresti invece insistere per ciò che desideri e aspettare che i risultati arrivino, senza mai perdere la motivazione.
Una volta stabilita una strategia, un piano, un obiettivo ben preciso è necessario portarlo avanti con perseveranza e ogni tanto fermarsi per verificare che tutto stia procedendo nel modo giusto ed eventualmente aggiustare il tiro se qualcosa non funziona come vorresti.
Insomma, i fallimenti arriveranno e gli sbagli anche (ne abbiamo parlato qui!), ma la resilienza farà di te una vera persona di successo.
“Il successo non è mai definitivo, il fallimento non è mai fatale; è il coraggio di continuare che conta.“
Ti va di raccontaci la tua storia di resilienza?
Se il tuo progetto necessita di un piano marketing e/o di una strategia mirata, scrivici per una consulenza!
Daremo una risposta ai tuoi quesiti, analizzeremo gli errori (se ci sono!) e costruiremo insieme il marketing dello straordinario.
P.S. Che sia chiaro, fallire significa provarci, e provarci significa già vincere!
P.P.S. Noi ti auguriamo con tutto il cuore di raggiungere il tuo obiettivo!
Se l’articolo ti è piaciuto lasciaci un commento, e grazie per essere arrivato fin qui!