Se hai tra i 25 e i 40 anni prenditi 5 minuti del tuo tempo (sappiamo quanto sia prezioso, ma ne verrà la pena promesso) e continua a leggere questo articolo.
Qui parliamo di Millennials, o generazione Y, di futuro ma anche di presente e soprattutto di possibilità.
E poi tra le righe parliamo anche di noi, che facciamo parte proprio come te di questa potentissima generazione.
Ci chiamano Millennials perché siamo nati tra l’inizio degli anni ’80 e la seconda metà degli anni ’90.
Ci chiamano Millennials perché siamo protagonisti attivi della trasformazione digitale.
Ci chiamano Millennials ma storcono il naso, perché a detta di molti, siamo la generazione della nullafacenza, del tutto e subito, di un futuro che non c’è.
E sai qual è la cosa più brutta?
Che a furia di sentirselo dire qualcuno ha cominciato a crederci davvero.
Ora però facciamo – solo per un attimo – un passo indietro.
La nostra è la generazione dei Lego, dei polsi pieni di bracciali, dei giornaletti in edicola, delle videocassette noleggiate da Blockbuster e viste su televisori larghi come l’autostrada del Sole.
Attenzione però: la nostra è anche la generazione delle camere prenotate su Airbnb e dei film scelti dal divano di casa su Netflix; dei lavori da remoto e degli startupper.
La nostra continua evoluzione
Si guarda sempre al passato con un po’ di nostalgia, specialmente se quelli che ricordiamo sono momenti felici e spensierati.
Il problema reale è che in molti continuano a ripetere e a credere che “fosse meglio prima”.
E in questo purtroppo non ci trovano d’accordo.
Alla nostra affermazione «siamo nel mondo migliore di sempre», infatti, in pochi ci credono davvero, altri ci reputano pazzi, altri ancora non provano interesse nel capirne il perché.
E la curiosità, caro lettore, muove il mondo!
Eppure le cose stanno proprio così: nonostante si abbia la percezione di vivere un periodo di declino rispetto all’epoca passata, l’era in cui siamo è migliore rispetto alla precedente.
Non strizzare gli occhi, non siamo matti (o almeno non così tanto!), qui troverai tutti i perché e i per come!
La verità è che siamo la prima generazione a vivere un cambiamento continuo, veloce e sorprendente.
Hey tu, Millennials, aspetti il posto fisso?
Che bizzarra concezione è quella del posto fisso in un mondo come quello in cui viviamo.
Posto fisso è praticamente una parola chiave che sta a significare “sono convinto che cambiare sia più rischioso di stare dove sto”.
Ops, forse questa è un po’ cattiva ma lo crediamo per davvero, quindi perché dovremmo prenderti in giro?
Pensa, il Sole 24 ore in quest’articolo, rivolgendosi ai Millennial dice:
“Hanno dovuto dire addio al posto fisso senza avere nemmeno avuto il tempo di desiderarlo e hanno risposto diventando startupper.”
La seconda parte di quest’affermazione è reale sì, noi siamo i primi a credere fortemente nelle startup e a un nuovo modo di fare impresa. La facciamo, tutti i giorni, e mai ci sogneremmo di tornare indietro.
Nella prima parte però si parla di “un possibile bisogno che ci è stato tolto”, ed è questo il concetto sbagliato.
Anche perché, a dirla tutta, non è vero che non abbiamo avuto nemmeno il tempo di desiderarlo.
Considerando poi che 8 italiani su 10 non solo lo desidera, ma lo cerca con convinzione.
Quello che dobbiamo aver ben chiaro è il contesto in cui ci troviamo, il qui e ora che non ha minimamente a che vedere con il qui e ora delle generazioni precedenti.
Dell’ossessione (tutta italiana) del posto fisso ne abbiamo parlato qui.
“Finché guardi agli altri per provare chi sei e cerchi la loro approvazione, stai impostando la tua vita in modo disastroso. Devi essere completo da solo. Nessuno può darti questo. Devi sapere tu chi sei. Ciò che gli altri dicono è irrilevante.”
Hey tu, azienda, sai cosa cercano i Millennials?
C’è da dire che non tutti sono ossessionati dal posto fisso e in molti si rendono conto che una stabilità economica prescinde dal “vado in ufficio, faccio il mio e torno a casa”.
I Millennials valutano molto di più come un’organizzazione possa aiutarli a crescere, formarli ed essere un trampolino di lancio per la loro carriera, e no, non guardano solo la retribuzione.
Ed è questo la cosa principale a cui devi pensare.

Di cosa hanno bisogno i Millennials
“Guardano tutti lo stipendio”.
Ne sei davvero sicuro?
Noi crediamo di no, lo stipendio o comunque la sicurezza in tal senso, non è la prima cosa che le persone guardano. Quindi smettila di credere che sia il loro unico bisogno.
Ora ti spieghiamo il perché.
Ognuno di noi vive per soddisfare una serie di bisogni umani universali:
1. Felicità – amore e appartenenza
Sai cosa ci rende davvero felici?
Il poterci svegliare ogni mattina ed essere contenti del lavoro che facciamo, dell’ambiente di lavoro in cui siamo ed essere certi che anche questa volta possiamo esprimerci al meglio.
È esattamente questo il senso di appartenenza a cui facciamo riferimento.
Essere felici sul lavoro vuol dire amare ciò che si fa e le persone con cui si fa.
2. Valore
Un’altra cosa che ci rende felici è sapere di essere importanti.
Sapere che le nostre opinioni contano e che, senza di noi, non sarebbe esattamente lo stesso.
Poi per carità, siamo tutti utili e nessuno indispensabile, ne siamo consapevoli. Ma sapere di riuscire a fare la differenza, benché sia sostituibile, ci rende più attivi.
3. Crescita
I Millennials vogliono crescere.
Vogliono essere certi che una volta entrati in un team avranno l’opportunità di acquisire nuove competenze e migliorare le proprie capacità.
Vogliono essere certi di diventare persone migliori, professionalmente e personalmente.
4. Significato
L’ultimo punto di quei bisogni universali di cui parlavamo poco fa è proprio il significato. L’essere umano vuole contribuire positivamente alla società.
In che modo il proprio lavoro può rendere migliore il mondo in cui vivono?
E la loro vita personale?
È ovvio che per soddisfare questi bisogni le persone hanno bisogno di guadagnare.
Questo infatti non è un punto da sottovalutare, ma abbiamo preferito dare precedenza agli altri perché per molti, gli aspetti importanti sono altri, non solo lo stipendio o il titolo.
Se impari a soddisfare tutti questi bisogni riuscirai a costruire un team fatto di persone che lavorano ad altissima prestazione. Ed è questo ciò di cui il tuo brand ha bisogno.
Bene, ora hai una panoramica generale su chi sono e cosa vogliono i tanto additati Millennials.
Se sei arrivato fin qui e abbiamo smosso in te qualcosa, vogliamo anche ricordarti che la prima e unica vera risorsa su cui puntare sei te stesso.
Sì, proprio tu, che hai vissuto un’infanzia senza tecnologia ma che ora è diventata uno strumento indispensabile per il tuo lavoro.
Proprio tu, che puoi scegliere e puoi allontanarti dai retaggi culturali senza temere nulla.
Proprio tu, che hai tutti gli strumenti possibili a disposizione per creare la vita che davvero desideri.
Sì: puoi sempre giocarti l’asso dell’autoimprenditorialità.
“Tra vent’anni sarai più infastidito dalle cose che non hai fatto che da quelle che hai fatto. Perciò molla gli ormeggi, esci dal porto sicuro e lascia che il vento gonfi le tue vele. Esplora. Sogna. Scopri.”
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