Se continui a pubblicare i tuoi contenuti completamente a caso, senza strategia e pianificazione, fermati un attimo.
Oggi ti parliamo di quanto sia importante per il tuo business avere un piano editoriale (che d’ora in avanti chiameremo PED per comodità) e in che modo puoi crearlo.
Mettiamo subito i puntini sulle i:
se non hai un PED non puoi avere chiarezza sui contenuti, e sui messaggi, che la tua azienda vuole comunicare.
Se non hai un PED non puoi conoscere la rotta da percorrere, non puoi correggere gli errori e non puoi seguire il percorso dei tuoi contenuti.
Immagina il piano editoriale come una mappa che ti indica giorno dopo giorno il viaggio da affrontare.
Che i tuoi contenuti siano mirati per un social in particolare o che vengano pubblicati su un blog o su qualsiasi altra piattaforma non ha importanza, il piano editoriale ha a che fare con la pianificazione e con la tua strategia aziendale, ed è bene rispettarlo.
Sarebbe impensabile per noi, ad esempio, creare contenuti senza inserirli in un piano ben definito.
I benefici sono diversi, credici, sia per il tuo team di lavoro sia per il brand stesso perché ne aumenta l’autorevolezza e la fidelizzazione dei lettori che, ogni giorno (o nei giorni in cui hai deciso di pubblicare), sapranno di trovare un tuo contenuto di qualità.
Ma come a cosa serve nel concreto? Cosa deve contenere? E soprattutto… come si crea un piano editoriale?
Niente panico! Siamo cintura nera di piani editoriali, ti spieghiamo passo passo come creare un PED chiaro e funzionale.
Che cos’è il piano editoriale
Il piano editoriale (social e non) è un documento che serve a identificare i contenuti che vogliamo pubblicare da qui a una settimana, un mese, due mesi.
Nel concreto serve a:
- Strutturare la comunicazione razionalizzando tutte le idee, gli spunti e le ricerche.
- Delineare una strategia editoriale utile all’identificazione dei contenuti che andremo a pubblicare.
- Creare un vero e proprio piano di pubblicazione.
- E a non impazzire!
L’ultimo punto è quello che più ci sta a cuore ed è strettamente legato alla pianificazione e alla gestione del tempo di cui spesso parliamo. Non puoi improvvisare, ecco!
“L’esperienza dimostra che, se si prevede da lontano il disegno che si desidera intraprendere, si può agire con rapidità una volta venuto il momento di eseguirlo.“
Ecco i 5 passaggi per creare un PED:
- Scegli il file con cui lavori meglio: Excel, Word, PowerPoint, Trello, Google Sheets.
- Suddividi il file nei vari giorni della settimana e/o del mese (se lavori sul mese, considera sempre una certa flessibilità, perché un contenuto che decidi di inserire nel tuo PED oggi, fra 15 giorni potrebbe essere obsoleto).
- Se ti aiuta, suddividi il file anche per ore, per regolarti sull’ora in cui poi postare quel contenuto.
- Sulla base dello studio del target, dei competitor, del listening e della Content Research che hai effettuato, scrivi esattamente i post che saranno poi pubblicati sulla pagina.
- Per quanto riguarda il contenuto multimediale, puoi scegliere se scrivere a parole l’immagine/video che verrà pubblicato, oppure inserire l’immagine/video vera e propria nel PED.
Noi ad esempio utilizziamo un file Excel per la creazione dei piani editoriale e sì, ci troviamo benissimo!

Prendilo come un esempio, prova a sperimentare e cerca di capire quale programma è più adatto alle tue esigenze.
Su Excel ti basta dividere il foglio excel in celle (tante quante ti servono) e inserire all’interno gli argomenti, i contenuti, la tipologia di contenuto e, se pensi possa servirti, anche l’orario in cui vorresti pubblicarlo.
Noi per esempi abbiamo scelto di differenziare l’articolo dalle slide per i social con due colori differenti, così come per l’argomento. Ad ogni colore corrisponde una rubrica diversa. A proposito, hai fatto un giro sul nostro blog?
Tornando ora al piano editoriale possiamo affermare che sarà il tuo fedele alleato per difenderti contro il caos del “ma che ci vuole a fare un post/articolo?!”. Lui ti permette di organizzare i contenuti, pianificare le uscite e avere tutto sottomano.
Con il tempo poi riuscirai a capire come perfezionarti nella sua creazione perché imparerai a conoscere il tuo target di riferimento. E comincerai a chiederti:
- Quali contenuti sono stati apprezzati dalla mia community?
- Perché?
- Quali invece sono stati i meno apprezzati?
- In cosa si differenziano con i migliori?
- Ho ricevuto delle critiche? Di che tipo? Su che argomento?
- Quali tipi di grafiche sono piaciute di più e quali di meno?
- I miei copy sono sempre stati capiti?
- I testi sono tutti chiari ed efficaci?
Scegli cosa pubblicare
Ok, ho capito come crearlo e ora? Come lo riempio?
Ecco a te un breve schema su come procedere per gradi e cosa ti è necessario comprendere prima di pubblicare un contenuto:
- Argomento: dopo aver identificato le tue Personas di riferimento, sarà più semplice capire quali sono i temi da approfondire, ma se non hai ancora le idee chiare, puoi sbirciare qua e la e chiederti quali valori raccontare, qual è la tua mission e quale la tua vision aziendale.
- Formato: articoli, caroselli, video, infografiche, case study sono soltanto degli esempi dei formati che puoi utilizzare. La scelta dipende dal tipo di target a cui vuoi rivolgerti, dalla quantità di informazioni e dal tempo che hai a disposizione (realizzare un video richiede tempi e abilità diverse dallo scrivere un long post).
- Finalità: ogni contenuto deve conseguire un fine preciso, come ad esempio educare il proprio pubblico, affermare i valori del brand, posizionarsi per determinate keywords nei motori di ricerca, ecc…

Come cerco i contenuti da inserire?
Lasciati ispirare dai tuoi utenti, dal web e dalla tua creatività. Non aver paura di non sapere più cosa dire, sta’ tranquillo! C’è sempre qualcosa da dire o magari soltanto da affrontare da un punto di vista differente.
Ti lasciamo qui qualche tool interessante che può aiutarti a trovare dei contenuti di valore (utili anche a scalare la SERP e scoprire cosa gli utenti del web cercano di più).
Sono i nostri preferiti e sono gratuiti:
- Ubersuggest (per analizzare le keyword);
- Google Analytics (per migliorare l’ottimizzazione SEO);
- Google Trends (per trovare gli argomenti più di tendenza);
- Answer the pubblic (per ispirarti).
Questi tool sono utilissimi, ma ricorda che sono solo un punto di partenza, il vero tool sei tu: sperimenta varie opzioni, correggi, migliora, ragiona, immagina e scrivi.
E prima di fare tutto questo, pianifica!
Hai bisogno di un aiuto per creare il tuo piano editoriale? Dai un’occhiata qui, e smetti subito di pubblicare contenuti a caso!
Se l’articolo ti è piaciuto lasciaci un commento, e grazie per essere arrivato fin qui!