In questo articolo ti parliamo dell’importanza del brand e di quanto esso sia associato dal cliente alla tua personalità. Proveremo a smuovere tutti quei luoghi comuni legati a un marketing stantio. Come? Ci baseremo sull’unica cosa che conta davvero per diventare un brand di successo: la tua unicità.
Facciamo prima di tutto chiarezza sul concetto di brand e su quelle parole che ruotano intorno ad esso come: brand identity, branding, brand positioning.
Il brand sei tu, rispecchia i tuoi valori, la tua personalità e deve essere in grado di suscitare emozioni. Ha un tono di voce chiaro e inconfondibile.
Seth Godin, il nostro mentore del marketing, definisce il brand in questo modo:
“È l’insieme delle aspettative, storie, memorie e relazioni che prese complessivamente contano per la decisione del consumatore di scegliere un prodotto o un servizio piuttosto che un altro”.
E aggiunge, per non creare confusione, che “il design è essenziale, ma il design non fa il brand”.
La brand identity
È la parte visiva del tuo brand. Ciò che si vede, cioè l’insieme delle caratteristiche fisiche e psicologiche che crea l’immagine di un marchio e che permette a esso di essere conosciuto e riconosciuto dalle persone. È l’incarnazione di tutti quei concetti, promesse e emozioni che creano il brand vero e proprio, quindi logo, colori, stile delle immagini, font e quant’altro. Non hai ancora pensato a questi particolari? Qui troverai sicuramente un po’ di ispirazione.
Il branding
È il processo di creazione, gestione e sviluppo di un marchio.
Crea consapevolezza, avvicina nuovi clienti e fidelizza quelli già esistenti. Serve per creare consapevolezza e riconoscibilità, sensibilizzare potenziali consumatori e creare la lealtà dei clienti esistenti.
Il brand positioning
È la strategia di posizionamento del tuo brand, ovvero l’impressione unica che si crea nella mente del cliente quando pensa a un problema e riconduce al tuo brand la soluzione.
Lo stesso Jack Trout, padre del brand positioning, nel suo libro “A Genie’s Wisdom”, lo definisce come «il modo in cui differenzi il tuo prodotto o la tua azienda nella mente del cliente.»
Ora è ovvio che nella mente del cliente esiste una vera e propria scala “di valori”, una classifica che usano per decidere quale prodotto o servizio scegliere.
Questo accade anche a te. Quando vuoi bere una bevanda gassata ad esempio, scegli coca-cola perché nella tua mente e nel mercato in generale occupa la prima posizione.
E SE LA TUA AZIENDA È LA N°2 O LA N°3?
Se nella scala dei valori la tua azienda non occupa la prima posizione, ma la seconda o la terza non preoccuparti e soprattutto non perdere le speranze. Ci sono diverse strategie “alternative” per ridurre la discrepanza tra te e il primo della classifica.
Ti spiego come attraverso un altro esempio.
Ne “Le 22 immutabili leggi del marketing” Al Ries e Jack Trout, parlano di “legge della scala” che è un po’ la classifica, di cui parlavamo, stilata nella mente del cliente che gli facilita la scelta.
L’esempio di cui parliamo è quello di Avis, considerata per anni la 2ª azienda migliore del noleggio auto a favore della 1°, la Hertz, la vera leader del settore.
Dopo un periodo buio, durato circa 13 anni, l’azienda ha ottenuto un gran successo grazie a uno slogan: “Avis è solo la n°2 del noleggio auto. Quindi perché scegliere noi? Perché noi ci mettiamo più impegno”.
Questo è solo uno dei tanti validi modi per far leva sulla percezione del tuo potenziale cliente, per far si che cambi idea riguardo la tua azienda e per mostrarti come una valida (validissima!) alternativa.
Ti è ora chiaro che occupare un posto nella mente del consumatore è un passaggio fondamentale. E che è compito tuo e della tua azienda fare in modo che accada, per questo insistiamo molto sulla differenziazione, e per questo fare brand positioning oggi, è necessario. Non è un concetto che riguarda solo le grandi aziende, dovrebbe essere fatto e rifatto da tutte, piccole, medie o grandi che siano.
LA SCELTA DEL CLIENTE IN UN MONDO PIENO DI INFORMAZIONI
Pensa ora a quanta informazione c’è, dai messaggi, alla pubblicità, alle mail. In ogni settore merceologico il numero di prodotti e di aziende che si occupano di una determinata area è superiore alla capacità di valutazione del cliente. Questo implica una serie di informazioni che la mente umana non riesce ad immagazzinare perché limitata.
No, non ce l’abbiamo con la mente umana, ci mancherebbe, ma è questo ciò avviene nella vita reale. La mente impara per associazioni, unisce l’informazione a un’altra che già conosce e se non trova analogie, qualcosa in comune, un posto in cui inserirla, la elimina.
Che vuoi dire? Facciamo un altro esempio.
Se ti rivolgi alla tua possibile clientela con una frase del tipo «siamo la Ferrari dei materassi» loro riusciranno a farsi un’idea del servizio “veloce” che offri, o della linea rossa di materassi in edizione limitata, o ancora della loro qualità del tutto italiana. Insomma avranno associato la tua frase a qualcosa che già conoscono e difficilmente la scorderanno.
Tutto questo ha a che fare con la brand positioning e con la tua capacità di offrire qualcosa di diverso e unico, in grado di creare nella testa del cliente la percezione che «sì, sei tu lo specialista in quella determinata categoria di prodotto di cui hanno bisogno».
Come dicevamo all’inizio il brand è associato alla tua personalità e al tuo modo di essere unico rispetto agli altri. Prima di crearlo infatti hai bisogno di porti diverse domande e di metterti completamente a nudo. Per questo è alquanto improbabile pensare di creare un brand in un pomeriggio, in tre giorni o in una settimana. È un processo che richiede tempo, dedizione e un occhio critico indispensabile. Non sarà tutto perfetto all’inizio, o magari non lo sarà mai, ‘che diciamolo la perfezione è un po’ noiosa, ma una volta trovata la strada, la tua strada giusta, sarà tutto in discesa.
Pink Different nasce da questo: esperienza, studio e specializzazione.
Abbiamo creato e posizionato diversi marchi sul mercato e nella mente dei clienti.
Abbiamo appurato che in un mondo che cambia alla velocità della luce non riuscire a star al passo con i tempi è un errore grande che non puoi concederti.
Detto ai nostri clienti che «parlare a tutti è inutile e deleterio, che capire a chi ci si vuole rivolgere è un processo basilare per un’azienda».
E poi, proprio grazie all’esperienza, abbiamo capito che fare tutto non serve e che saper fare tutto è poi un’altra cosa. Per questo ci siamo specializzati in brand positioning: per offrire un servizio differente, per risolvere un problema, per aiutarti a farti ricordare. Insomma, siamo ben armati per permettere a te e a qualunque altro brand di posizionarsi in un mercato così saturo, attraverso la nostra parola chiave: DIFFERENZIATI.
Ora mettiti comodo, capiamo insieme qual è il modo migliore per affermare la tua originalità.
COME CREARE UN BRAND DIFFERENTE?
Per creare un brand, che sia differente, devi prima di tutto avere ben chiaro in mente chi sei, cosa offri e perché una persona dovrebbe preferire te e i tuoi servizi a quelli di qualcun altro. Questo è il primo passo da fare, fa attenzione alle risposte e fa in modo che siano convincenti.
Proviamo ora a farti comprendere l’importanza del brand con un esempio chiaro e pratico.
Lo sapevi che più di un terzo del valore di Coca-Cola è il suo brand?
Il valore stimato di Coca-Cola è 180 miliardi di dollari, senza il brand Coca-Cola vale “solo” 120 miliardi. Sembra assurdo, ma è così, non siamo innamorati di questo brand solo per la bevanda gasata in sé, ma per tutta la storia che c’è dietro.
Lo stesso vale per aziende straordinarie come Apple, Amazon, Google e tante altre, aziende in cui è il brand a rappresentare tra il 20 e 40% del valore di mercato.
Questo accade perché in realtà questi brand non vendono solo servizi o prodotti, vendono molto, molto di più.
Disney ad esempio non vende film o cartoni, vende felicità.
Hearly Davidson non vende moto, vende libertà.
Apple non vende computer o smartphone, vende uno status.
Capisci la differenza? La differenza che questi grandi brand hanno con altre aziende che producono prodotti similari?
Oggi la vendita di un buon prodotto o l’offerta di un servizio impeccabile non bastano più, è il marchio a fare la differenza, è il marchio a distinguerti dalla concorrenza e a dare valore aggiunto alla tua azienda.
Il punto, da non sottovalutare nel marketing di oggi, è quello di regalare un’emozione.
Un ricordo che duri nel tempo, un qualcosa che sia associabile a te, solo a te e a nessun altro brand.
COSA FARE PER COMINCIARE…
Ti lasciamo delle domande da porti nel caso in cui tu voglia creare un brand o provare a rigenerarlo:
- Chi sei?
- Cosa vuoi comunicare?
- Quali sono i tuoi valori?
- Cosa ti rende differente?
- Quali sono i tuoi competitor?
- Hai le competenze (o la voglia di impararle) per creare un brand?
- Conosci il tuo mercato di riferimento?
- Chi sono i tuoi potenziali clienti?
La risposta a queste domande è tutt’altro che banale, prenditi tutto il tempo di cui hai bisogno.
Il futuro dicono sia sempre incerto, ma di una cosa siamo sicuri: “tutto è cambiato e nulla sarà più come prima!”
Ok, abbiamo mentito! Siamo sicuri di due cose, anche del fatto che se non sei un brand, non sei un ca**o!
Come dici? La tua azienda non ha un posizionamento? Ahia!
Se l’articolo ti è piaciuto lasciaci un commento, se hai domande anche, se hai dubbi pure.
E grazie per essere arrivato fin qui!