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Mappe mentali: tu prendi gli appunti o fai le mappe?

In questo articolo ti parliamo delle mappe mentali, cioè di rappresentazioni grafiche del pensiero, create dai fratelli Buzan intorno al 1955, utili per il tuo business e per i tuoi studi.

Sai che il tuo cervello non ha limiti? E allora perché tu gliene dai?
Il vero motivo per cui ti parliamo delle mappe mentali è perché le hanno create due fratelli, ci sembra ovvio.
No dai, scherziamo!

Ti parliamo delle mappe mentali perché secondo noi sono un rivoluzionario aiuto per avere chiarezza sugli obiettivi da raggiungere, per organizzare al meglio il tuo business, per memorizzare con più facilità libri e concetti, tramite la fantasia.

Questo non perché ci piaccia scarabocchiare sui fogli bianchi (in realtà anche, ma non è questo il punto!), ma per mostrarti quanto un passaggio, che in molti riconducono a una perdita di tempo, possa aiutarti a facilitare il lavoro e ad apprendere più velocemente.

Noi di Pink Different ci siamo avvicinati al mondo delle mappe mentali durante lo studio della lettura veloce 3X, un insieme di tecniche che ti permettono di leggere libri con facilità, di sfruttare il tuo cervello al 100% e riuscire allo stesso tempo a memorizzare in tempi record.
Se non sai di cosa parliamo abbiamo scritto un articolo a riguardo qui!

Non ti neghiamo che il cambiamento è stato evidente.
Abbiamo utilizzato le mappe mentali per riunioni importanti, per trattative e per creare progetti di business da zero. L’ultimo progetto di business, che lanceremo a breve, è nato proprio da una mappa mentale e grazie ad essa siamo riusciti a risolvere piccoli problemi che sembravano apparentemente insormontabili.

Che ne dici? Vale la pena provarci?

Ora, prima di parlarti di come si costruiscono queste mappe mentali vogliamo prima dirti che non hanno nulla a che vedere con quelle concettuali, che sono invece semplici rappresentazioni grafiche per sintetizzare un concetto.

Come si costruisce una mappa mentale?

Si parte da un’immagine centrale che viene disegnata su un foglio bianco disposto in orizzontale.
Dall’immagine centrale partono dei rami, che potranno poi ramificarsi ulteriormente.
Su ognuno di essi metterai una sola parola, così da essere sintetico e capire qual è la parola chiave.
Colorerai ogni ramo e le eventuali ramificazioni mantenendo il colore del ramo principale, e per rendere il tuo lavoro ancora più creativo, inserirai delle immagini.
Le mappe mentali ti aiutano a sviluppare le associazioni fra idee diverse e le relazioni fra idee simili, ad usare la memoria visiva con l’uso di colori, simboli, icone, frecce, evidenziatori di testi, a partire da un’idea centrale per svilupparla in più direzioni.

La nostra mente pensa per immagini e associazioni, e in questo modo farai lavorare insieme l’emisfero sinistro del cervello, deputato all’analisi logica di un pensiero, e l’emisfero destro, che si occupa della componente creativa.

Ecco a te alcuni consigli per disegnare la tua prima mappa mentale:

1) Concentrati sulla parola chiave

La prima cosa che devi fare è stabilire qual è il concetto di partenza, il nodo principale da cui iniziare a modellare la tua mappa e ad espanderla con i diversi rami (le associazioni mentali).

Puoi usare una parola chiave, ma il consiglio dei fratelli Buzan è quello di fissare un’immagine che focalizzi la tua attenzione. E visto che, come abbiamo detto prima, la nostra mente adora le immagini, usale anche all’interno di tutta la mappa.

2) Usa i colori

L’occhio vuole la sua parte, e le mappe mentali sono molto d’accordo con quest’affermazione.

Se hai deciso di utilizzarle è perché sei stanco dei soliti appunti noiosi e monotoni, e anche perché evidentemente quegli appunti non ti rendono più molto produttivo. Per questo ti consigliamo di utilizzare i colori in modo creativo per evidenziare concetti importanti e le varie ramificazioni.

3) Dai un ritmo alla tua mappa

Dai importanza alle parole, alle immagini e alle ramificazioni. Prova, per esempio, a cambiare le dimensioni: se un concetto ha meno importanza rispetto a un altro, disegnalo o scrivilo con caratteri più piccoli. Fai in modo che a colpo d’occhio emergano gli elementi chiave.
Muoviti liberamente sul foglio e occupa gli spazi in modo dinamico.
Dimentica frecce storte, scritte della stessa dimensione e, soprattutto, il concetto di “nero su bianco”.  Immagina di essere il dj della tua personalissima tavola mentale e scegli tu il ritmo.

4) Crea collegamenti efficaci

Gli elementi e le parole chiave che hai scritto parlano tra di loro, e con il nodo centrale, attraverso quello che li unisce. Frecce e ramificazioni ti aiutano a stabilire delle relazioni che danno un senso e una direzione alla lettura della mappa.

5) Dona alla tua mappa unicità e chiarezza

La forza della mappa sta nella sua unicità.
Più riesci a creare qualcosa che ti colpisce e che è diverso da quello che hai fatto fino a quel momento, e più avrai per le mani una risorsa preziosa per il tuo pensiero creativo. Non frenare mai la tua fantasia o il processo di libere associazioni che ti fa saltare da un ramo all’altro.

La cosa più importante di una mappa mentale è la chiarezza.
Creatività infatti non significa confusione.

Quando è utile creare delle mappe mentali

Creare mappe mentali è utile sempre, lo dice la scienza.
E visto che le mappe mentali riescono a stimolare in maniera eccellente il nostro cervello, è possibile utilizzarle in diversi ambiti:

  1. studio: se devi riorganizzare i tuoi appunti o se vuoi riassumere dei libri in modo semplice ed efficace;
  2. lavoro: se devi pianificare il tuo progetto di business, organizzare meeting o preparare presentazioni, sarà un modo efficace per catturare l’attenzione dell’interlocutore e tenerlo attivo durante la spiegazione;
  3. sfide personali: quando ci troviamo di fronte a nuove sfide, le mappe mentali aiutano il cervello a valutare tutte le ipotesi a nostra disposizione. I colori e i disegni rappresentano al meglio i vantaggi, le complessità e anche i rischi delle scelte che andremo a compiere;
  4. vita quotidiana: le mappe mentali possono essere preziose alleate anche nella programmazione della nostra vita quotidiana. Puoi usarle per stabilire le priorità delle attività da compiere durante la giornata oppure risparmiare tempo prezioso. Abbiamo già parlato di quanto sia importante stabilire delle priorità, ricordi?;
  5. prendere decisioni: rivedere le opzioni a disposizione prima di prendere una decisione è di fondamentale importanza. Una mappa mentale ti illustra i tuoi bisogni e i tuoi desideri, le tue priorità e le tue limitazioni, ti permette di prendere decisioni basate su una visione chiara di ogni situazione con profonda attenzione.

Prendi appunti o fai le mappe?

I classici appunti che ci insegnano a prendere fin dai bambini non sono altro che una semplice lista della spesa.
Possiamo definirli dannosi perché così facendo non aiutiamo in alcun modo il nostro cervello a memorizzare.
Proprio per questo ti chiediamo: “prendi gli appunti o fai le mappe?”, perché no, non sono la stessa cosa!

Le mappe mentali, purtroppo, sono sottovalutate e questo è evidente: nell’insegnamento accademico non sono nemmeno contemplate.

E invece grazie ai colori, ai disegni, alle parole chiave e alla fantasia, aiutiamo il nostro cervello a ricordare: sono tutt’altro che schemi geometrici rigidi.

Secondo lo studio “Research on how Mind Map improves Memory” di Henry Toi, tutte queste caratteristiche stimolano le capacità del cervello e migliorano i tempi di apprendimento fino al 30%.

I danni degli appunti: la narcolessia globale

La maggior parte delle persone prende appunti. E da una ricerca è apparso che tutti coloro che lo fanno la reputano come un’azione noiosa, come una punizione, come se fosse “tempo perso”. Quindi in sintesi le persone sono coscienti del fatto che prendere appunti sia inutile e poco produttivo per il cervello, ma continuano a farlo.

Non poniamoci poi tante domande a riguardo, anche la follia è parte del cervello umano.

Ad ogni modo quando sei annoiato, sai cosa fa il tuo cervello?
Si spegne.

Da qui il termine narcolessia globale. Il 95% delle persone prende appunti, senza far riferimento a parole chiave, collegamenti e colori, e non sfrutta affatto le immense capacità della propria corteccia cerebrale.

Ma soffermiamoci sui problemi che questi appunti creano:

  • nascondono le parole chiave;
  • rendono difficile ricordare;
  • fanno perdere tempo;
  • non stimolano la creatività.

Tutto questo ci porta a perdere la concentrazione con più velocità, a perdere sicurezza nelle nostre capacità mentali (ma ricorda che il tuo cervello non ha limiti), a soffrire di noia e frustrazione.

Ti basta guardare tutte le biblioteche del mondo per capire che lì, la maggior parte della gente, dorme!
La parola “narcolessia” è forse un caso?

Come reagisce il nostro cervello alle mappe mentali

Le mappe mentali coinvolgono tutte le funzionalità del cervello: riconoscimento spaziale, cromatico, immaginazione, attività di connessione e associazione.
Ne avevamo già parlato in un articolo sull’importanza di far riconoscere un brand.
La mente impara per associazioni, unisce l’informazione a un’altra che già conosce e se non trova analogie, qualcosa in comune, un posto in cui inserirla, la elimina.
Ecco perché i collegamenti delle mappe mentali attivano il cervello e lo aiutano a ricordare.

Il nostro cervello, infatti, non pensa in elenchi puntati e per questo una mappa mentale, che ha una forma radiante come la nostra rete di neuroni, è più efficace rispetto agli appunti tradizionali, per raggruppare informazioni e creare collegamenti tra idee. Le mappe mentali attivano diverse parti del tuo cervello e questo porta a una più profonda e migliore memorizzazione del lavoro.

Se vuoi approfondire l’argomento e cominciare a sfruttare il tuo cervello al massimo del suo potenziale ti consigliamo di leggere questo libro qui, che trovi nella nostra libreria differente!

Non dimenticare che per lavorare nel mondo del business hai bisogno di metodo, costanza e un giusto mindset.
Se non sei il primo ad avere chiarezza sul tuo progetto, difficilmente l’avranno gli altri.

Proprio per questo ti consigliamo di esercitarti con le “3 A” del mind mapping:
  • Accettare: elimina ogni preconcetto sulle tue limitazioni mentali e comincia a produrre mappe mentali che aiutano invece il tuo cervello a ricordare, e collegare.
  • Applicare: crea almeno un centinaio di mappe, non fermarti alla prima, non sei abituato e quindi non potrà essere già perfetta. Sviluppa una tua mappa personale, che sia chiara a te e al tuo cervello. Alla fine del percorso, vedrai, diventerà un processo naturale.
  • Adattare: dopo aver fatto pratica con centinaia di mappe mentali, arriverà il momento in cui sarai in grado di sviluppare la creatività senza pensarci due volte, e le tue mappe saranno sempre più personalizzate, sempre più “tue”.

Per iniziare a costruirle da solo puoi utilizzare XMind, è un tool molto intuitivo, che si occupa proprio di questo!

Hai da poco creato la tua azienda e vuoi concentrarti sul tuo brand positioning?
Capire qual è la tua idea differenziante e creare un vero e proprio business?
Noi ti aiutiamo a partire da zero. Costruiamo insieme la mappa del tuo progetto!

L’articolo ti è piaciuto? Lasciaci un commento, e grazie per essere arrivato fin qui!

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Quì  vi parleremo della nostra filosofia, del nostro pensiero, del nostro “PENSIERO DIFFERENTE”.
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Su questo e su tanto altro
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